Take it easy. Isissimo!

Molto easy, a partire dallo smalto sbrecciato
Se non si fosse capito, siamo “at HOME”

Puntuale come una cartella di Equitalia, al brindisi al nuovo anno s’accompagna l’immancabile lista dei buoni propositi da disattendere ed ancora una volta, chi siamo noi per non soffiar vento sul falò delle vanità?

Che poi in realtà, la nostra lista duemiladiciannove – data che chi scrive imparerà ad imprimere correttamente su papiri e documenti vari verso luglio, così, a sentimento – è piuttosto minimal. Sobria e austera, oseremmo dire percorribile.

Il motto del nuovo anno è uno ed uno solo, e risponde al richiamo di “Take it easy”. Complice l’ultima visita al Pronto Soccorso cittadino che ci ha viste scavallare impunite la serpentina della geriatria in attesa in preda ad una tachicardia da codice, ehm, giallo per tornarcene a casa una manciata d’ore dopo con l’accorata raccomandazione di farci prescrivere dei tranquillanti, la mattina dopo abbiamo detto no. “Io dico no, al colesterol…” ah no. Scusate. Ho sbagliato spot.

Noi, molto tèra tèra abbiamo affermato (silenziosamente, ma con convinzione) il nostro diniego a Lexotan, Tavor, Xanax e benzodiazepine tutte. Che se il passato ormai è andato e quel che è stato, è stato, scordiamuc ‘o passato, sul presente possiamo ancora vantare un minimo di margine d’azione, o no? Imporci cioè di rallentare, relativizzare, respirare e tutte le altre “r” riparatrici del caso.

Nella nostra personale bucket list, il 2019 sarà l’anno dell’ohm, della rilassatezza e della delega.

Di fatto, il 2019 avrà contorni molto simili al 2018 e precedenti, ma intanto ci siam portate a casa una pennina caruccia (pictured), abbiamo ristemato una delle librerie di casa in stile vagamente hygghe (idem) e lavorato un po’ da casa senza saltare né colazioni, né pranzi, né cene. Nè aperitivi 🙂

La foto del soggiorno con primo piano dello schermo del piccì però non l’ho fatta perché dopo che s’è impallato per la terza volta in orario in cui l’helpdesk era irraggiungibile ho seriamente meditato di scaraventarlo al suolo e saltarvi sopra emettendo suoni gutturali e stracciandomi le vesti, modello Incredibile Hulk in gonnella.

No ma…take it easy, dicevamo 😀

3 pensieri riguardo “Take it easy. Isissimo!

    1. …eh sì Antò, carburo ma carburo come un diesel! Faccio ancora fatica ad orientarmi su questi lidi ma poter contare su lettori affezionati devo dire aiuta parecchio.
      Take it easy, certo, dovrei farmelo tatuare sul dorso della mano per non perderlo di vista quanto sbatacchio affannata sull atstiera d’ufficio. Buon week – amico mio!

      Piace a 1 persona

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